La protezione dell’esterno di un’abitazione – muri, balconi, porticati – di un capannone o di una struttura in costruzione può essere fatta attraverso barriere perimetrali.
Una barriera perimetrale è composta da più sensori connessi a una centrale antifurto, solitamente montata all’interno dell’edificio, in un posto protetto e dotato di corrente elettrica.
Per attivare la barriera si ha bisogno di un telecomando, di un inseritore a chiave elettronica o di una tastiera come avviene per i sistemi antifurto più tradizionali.
I sensori esterni più utilizzati sono le barriere perimetrali da esterno – barriere solari o rilevatori a doppio infrarosso a tenda – sono componenti ottimi per il controllo dell’area davanti a sè.
I rilevatori PIR e a microonde sono consigliati per il buon rapporto qualità-prezzo, sono componenti veloci da montare, resistenti e coprono vaste aree (10 – 12 metri con una buona angolazione). Altrettanto affidabili e sicuri i sensori senza fili, a tecnologia singola o doppia.
Molto comode le barriere perimetrali wireless, perfette quando non si possono far passare i cavi; le più acquistate sono quelle solari, quelle a doppia barriera o a tenda.
I sensori solari sono infrarossi attivi coprono da 10 a 100 metri, ma non sono immuni agli animali domestici, ulteriore svantaggio è che devono essere allineati l’uno all’altro per funzionare, per questo si raccomandano per le protezioni temporanee come i ponteggi edili, le case in ristrutturazione, ecc.
I sensori a tenda sono sensibili agli animali domestici, hanno una portata ampia e, collocandoli al centro di una parete, creano una barriera orizzontale a fasci che rileva un intruso prima che questo faccia intrusione.