Da un decennio a questa parte lo sviluppo in campo tecnologico sta compiendo passi da gigante, e con esso le proposte delle aziende che producono prodotti per la sicurezza e sistemi per la videosorveglianza. Se si è in cerca di una telecamera capace di monitorare il balcone di una casa, bisogna tener presente che tanti modelli presenti attualmente in commercio non riescono ad assicurare una copertura totale e, conseguentemente, lasciano prive di copertura diverse aree poste al di fuori dell’abitazione (i cosiddetti punti morti). Come fare per sopperire a tale problema? Prima di tutto è necessario scartare da un eventuale acquisto le telecamere che girano, in quanto lascerebbero comunque dei punti scoperti. Stesso discorso per le telecamere di tipo grandangolare, perché la copertura di tali dispositivi raggiunge un massimo di 90 gradi. Idem per le telecamere super-grandangolari, le quali non superano i 120 gradi. Dunque, quali sono le telecamere giuste da acquistare per avere una copertura completa del proprio immobile?
La scelta giusta, in questo contesto, è rappresentata dalle telecamere Speed Dome, dispositivi ideali per chi desidera avere un impianto per la videosorveglianza funzionale, produttivo e di alta qualità. Tali telecamere si possono facilmente mimetizzare, al punto da essere usare spesso negli ambienti pubblici come ad esempio parchi o autostrade, e sono capaci di effettuare una rotazione a 360 gradi: pertanto rappresentano il non plus ultra per controllare vasti spazi senza il problema dei punti morti. Questi apparecchi sono concepiti e ideati per essere un occhio vigile e veloce, con la possibilità di essere diretti con gestione da remoto tramite una specifica console. Le Speed Dome, dunque, rappresentano la scelta più innovativa a livello tecnologico, in quanto sono capaci di soddisfare al meglio qualsiasi necessità di controllo e di comando da remoto delle telecamere stesse.
Entrando nel particolare, le prestazioni delle telecamere Speed Dome sono di alto livello per via dei potenti zoom in dotazione che vanno da 18x con autofocus. Il montaggio si realizza su una base rotante, e la rotazione a 360 gradi si verifica in una manciata di secondi grazie a specifici motori in DC. Inoltre, a copertura e tutela delle Speed Dome è presente una cupola trasparente. Per quanto riguarda il funzionamento di queste telecamere, c’è bisogno di un collegamento video che non si discosti troppo da quello di una telecamera analogica standard e di un comando del movimento, realizzato solitamente tramite una linea seriale RS485 oppure RS422. A tale linea vanno collegati gli apparecchi, identificati ognuno da un apposito indirizzo preimpostato con uno specifico ponticello oppure con dei microinterruttori.
Per ciò che concerne la gestione delle telecamere Speed Dome, questa fase si realizza tramite specifiche consolle dotate di joystick e di collegamento alla linea seriale. Il ruolo della consolle riguarda l’invio dei comandi attraverso un determinato protocollo di comunicazione denominato Pelco P/D (si tratta del più noto). Attualmente, il numero degli apparecchi usati per la videoregistrazione digitale che incorpora tali protocolli si è alzato notevolmente per permettere all’utente di gestire una specifica zona direttamente dal videoregistratore, bypassando di fatto la consolle.