Dieci milioni di furti o tentativi di furto hanno riguardato il nostro Paese negli ultimi dieci anni. Si parla di 250.000 furti circa all’anno. Questi numeri hanno portato i cittadini a diventare esperti di modelli, installazione e programmazione di sistemi di allarme. Ma non solo noi ci informiamo e proteggiamo sempre più la nostra abitazione, anche i ladri si documentano su come i nostri allarmi funzionano e, soprattutto, su come manometterli.
Una innovazione nei sistemi di allarme per casa e ufficio sono stati senza dubbio gli allarmi senza filo di vario genere, ad infrarossi, a microonde e magnetici. Questi ultimi, quelli magnetici, sono particolarmente facili da installare e la loro tecnologia é molto semplice.
Come funzionano i sensori di allarme magnetici
Si tratta di due sensori posizionati sulle due ante della porta o della finestra che fanno scattare l’allarme nel caso vengano aperte. In commercio se ne trovano di vario genere, sia senza fili che a filo. Quelli wireless, senza fili, sono composti di una parte più grande in dimensione e di una più piccola, il magnete. L’allontanamento delle due parti di cui é composto il sensore fanno scattare l’allarme.
Non tutti i sensori magnetici sono senza filo, ci sono anche quelli chiamati “a sigaretta” che sono molto piccoli, come suggerisce il nome, e vengono inseriti direttamente all’interno dello stipite della porta o della finestra. Questo potrebbe anche ovviare al fattore estetico, anche se piccoli, due magneti sulla porta o sulla finestra potrebbero non essere piacevoli alla vista.
Questi sensori magnetici sono stati oggetto di critiche, si sono infatti verificati casi di manomissione e quindi, sempre più persone, si chiedono quanto sia facile nella realtà eludere questi allarmi. Vediamo allora come questi antifurto possono essere manomessi.
Come possono essere manomessi i sensori di allarme magnetici
Alcuni ritengono che sia sufficiente una semplice calamita per mettere fuori uso l’allarme. Il malintenzionato dovrebbe avere con sè una calamita. In questo modo, se il ladro apre la porta tenendo una calamita puntata nelle vicinanze del sensore, non si verificherà l’allontanamento tra sensore e calamita e l’allarme non scatterà, lasciando entrare il ladro senza troppi problemi.
Ma quanto é facile, nella pratica, eludere i sensori magnetici?
In realtà non é così semplice, il ladro dovrebbe sapere innanzitutto che i sensori sono presenti su quella determinata porta o finestra e poi dovrebbe sapere esattamente dove sono posizionati i due sensori. Avrebbe poi bisogno di una calamita di una certa dimensione, tale da influenzare il campo magnetico. E, non ultimo degli intoppi per il ladro, avrebbe a disposizione un solo tentativo per mettere fuori uso l’allarme.
Secondo gli esperti, questo tipo di manomissione era possibile per i sistemi di allarme magnetico più vecchi, che non era dotati di contatti REED. Questi contatti sono creati in maniera da non essere influenzati da altre fonti magnetiche, ovvero la calamita usata dal ladro.
Ma anche per i sistemi di allarme magnetico più attempati, tenete anche in considerazione che per fare questo c’é bisogno di un ladro esperto e, nella maggior parte dei casi, i tentativi di effrazione non vengono fatti da Lupin, in particolare se c’é la consapevolezza che c’é un sistema antifurto inserito.
Come difendersi dall’elusione dei contatti magnetici
Per evitare la manomissione del sistema di allarme é importare acquistare un sensore magnetico con tecnologia anti manomissione. Come abbiamo visto, i sensori magnetici con contatti REED ne sono dotati. Se un’altra fonte magnetica, una calamita, viene posizionata vicino al sensore quando gli infissi della finestra o le ante della porta sono chiuse, l’allarma scatterà in ogni caso.
A volte succede che il ladro sia qualcuno che ha già visitato casa nostra. Sono all’ordine del giorno i casi di finti impiegati delle società di energia elettrica o di gas che, con la scusa di leggere il contatore, entrano nella nostra abitazione. Hanno così modo di accertarsi del livello di sicurezza dell’abitazione, se sono presenti sensori di allarme e, soprattutto dove sono posizionati. Una buona strategia difensiva é spostare abbastanza spesso i sensori magnetici. Come abbiamo visto, il ladro ha a disposizione un solo tentativo per manometterli e deve sapere esattamente in che punto della porta sono collocati.
Come spostare gli allarmi con sensore magnetico
Se si tratta di sensori magnetici a filo, come quelli a sigaretta, sarà sufficiente disattivare la centralina per muoversi liberamente e cambiare la posizione dell’allarme. Se si tratta, invece, di sensori magnetici wireless, senza fili, dovrete impostare l’allarme in modalità manutenzione per poter procedere allo spostamento dei sensori senza far scattare l’allarme.
Insomma, anche se il rete esistono moltissimi video che mostrano come fare ad eludere i sensori magnetici non é così facile nella realtà. Avere un impianto di allarme, ovviamente, non ci terrà al sicuro al 100% ma con qualche accortezza la percentuale di protezione vi si avvicinerà di molto.
Ricordate di non affidarvi a marche sconosciute che promettono la protezione della vostra abitazione per pochi spiccioli, fate le dovute ricerche e cercate sempre di optare per un modello che offra garanzie contro la manomissione.