Per dotarsi di un sistema di antifurto efficiente, che assicuri un alto livello di protezione, la scelta dei sensori risulta fondamentale. Si tratta di dispositivi che attuano il controllo ed il rilevamento e, attraverso la centralina, fanno scattare l’allarme. I rilevatori per antifurto possono essere di tipo perimetrale e presentano differenze in base al tipo di contesto in cui vengono posizionati: i rilevatori da esterno devono possedere, infatti, caratteristiche diverse dai rilevatori da interno, soprattutto per via degli agenti atmosferici. Il forte vento, la pioggia, la grandine, la nebbia, la neve ma anche il sole cocente possono generare effetti negativi sui sensore, ostacolando e pregiudicando il loro buon funzionamento.
Non a caso, infatti, ogni rilevatore possiede una classe di protezione IP (International Protection), capace di identificare il livello di resistenza agli agenti atmosferici. Il codice si mostra con la sigla IPXX: la prima X denota la protezione contro i solidi che possono entrare in contatto con le parti pericolose; la seconda X indica la protezione contro i liquidi corrosivi (più alti saranno i numeri, più alto sarà il grado di protezione). Il massimo livello di protezione si ottiene con un sensore di tipo IP68.
È bene sottolineare che gli agenti atmosferici sopra elencati non sono i soli eventi che possono disturbare ed inficiare il funzionamento di un sensore: a questi, infatti, vanno aggiunti gli eventuali colpi provenienti da oggetti contundenti, oppure l’accecamento tramite vernici o lacche, o ancora lo strappo o la manomissione. Il lavoro ed il funzionamento di un rilevatore da ambiente esterno resta identico a quello dei sensori da interno: la grande differenza sta proprio nel posizionamento e nella taratura: queste due fasi, infatti, vanno effettuate con molta cura per evitare al meglio i falsi allarmi.
I migliori rilevatori da esterno sono senza dubbio quelli dotati della funzionalità denominata “Pet Immune”: diversamente dagli altri sensori, questi sensori riescono ad annullare i falsi allarmi provocati dagli animali d’affezione, in quanto possiede un algoritmo capace di percepire il movimento generato da un uomo oppure da un piccolo animale. Anche se non si possiedono cani o gatti, anche gli uccelli o altri animali potrebbero intrufolarsi nel giardino e far scattare inutilmente l’allarme.
La tipologia più diffusa ed utilizzata per i rilevatori da esterno è rappresentata dai sensori a raggi infrarosso installati a coppia: si tratta dei PIR attivi. Questi ultimi possiedono una parte ricevente ed una parte emittente; in tal modo si genera una barriera perimetrale che, se interrotta, fa scattare l’allarme. Parliamo di sistemi ideali per i cancelli, per i recinti, per i balconi, per i portici e così via. Inoltre risultano sono ancora più efficienti quando sfruttano la doppia tecnologia (PIR e onde elettromagnetiche).
Per quanto riguarda i costi dei rilevatori da esterno presenti in commercio, sicuramente risultano più alti rispetto ai rilevatori da interno a causa degli involucri più potenti e resistenti per contrastare l’azione nel tempo degli agenti atmosferici ed altri eventuali compromissioni; ad influire sui costi, infine, vi è anche l’aspetto dell’ampiezza della copertura del sensore e, ovviamente, la tecnologia sfruttata.