Sto impazzendo e credo di essere ormai ai ferri corti anche con mia moglie!
Certo che quando il Buon Dio creò la donna ci mise tutto il suo ingegno….per creare una macchina perfetta…..o almeno loro così credono.
Scusate la digressione ma sono esasperato e non riesco ad uscire dignitosamente da questo vicolo cieco in cui la mia scarsa dialettica in materia di impianti di allarme mia ha condotto.
Eravamo a tavola una sera e, mentre discutevamo circa la necessità di installare o meno un buon impianto di allarme in casa, ecco che mia moglie, dall’alto del suo sapere se ne esce con una frase che definire sibillina sarebbe poco: “ma per risparmiare, anziché comprare un impianto d’allarme non cerchiamo un semplice allarme antintrusione?”
E come si fa a spiegare a cotanta scienza che le due cose sono perfettamente sovrapponibili?
Ci sto provando da giorni senza apprezzabili risultati e, poiché tra pochi giorni partiremo per le tanto agognate ferie, mi dareste una mano a fornire una spiegazione più approfondita?
Luigi.
Caro amico, come facciamo a non essere solidali con te, fosse altro per una questione di orgoglio maschile ferito.
Certo un bel caratterino la signora ma riteniamo a buona ragione di poter affermare che la poverina sia stata semplicemente tratta in inganno dall’inequivocabile confusione che la terminologia tecnica genera, anche involontariamente.
Il concetto è semplice a piuttosto comprensibile se solo pensiamo al fatto che ogni volta che si parla di un accesso indesiderato in un’area piuttosto che in un’abitazione da parte di terzi, si parla di intrusione.
Si parla dunque di allarme antintrusione in maniera piuttosto impropria in quanto esso altro non è che un vero e proprio sistema di allarme deputato, come gli altri a tutelare questa o quella abitazione, piuttosto che un negozio in un centro commerciale.
Sperando di aver contribuito a riportare un clima serena all’interno della vostra famiglia, vi salutiamo con affetto.