La costante sensazione di precarietà che oggi viviamo sotto il profilo della sicurezza, domestica e patrimoniale, induce ciascuno di noi in qualità di capo famiglia e/o imprenditore a profonde riflessioni sul tema.
Il nostro senso di responsabilità, difatti, ci induce a valutare il concetto di sicurezza in ogni sua più ampia e profonda accezione (personale e patrimoniale) invitandoci all’adozione di contromisure efficaci ed efficienti quali ad esempio un ottimo antifurto casa.
Deterrente proprio perchè di per se la presenza di un buon impianto di allarme (evidente) in casa o in ufficio riesce a scongiurare buona parte dei tentativi di effrazione da parte di malintenzionati meno preparati, fosse altro per la possibilità di essere più facilmente individuati.
Stabilito questo, appaiono del tutto evidenti la motivazioni che ci spingono alla creazione di un blog come il nostro, deputato a guidare anche i neofiti in un primo screening del settore sicurezza domestica che permetta loro di individuare il prodotto più adatto alle proprie esigenze ad un prezzo adeguato.
Siamo infatti profondamente convinti che l’analisi, di un settore così delicato, deve preliminarmente mirare ad una presa di coscienza dell’utente rispetto al prodotto che solo a posteriori riuscirà ad orientarsi in un mondo così avanzato dal punto di vista tecnologico e questa presa di coscienza passa inevitabilmente attraverso un imprinting di informazioni semplici ma indispensabili.
Innanzitutto, si deve tenere ben presente che i kit antifurto casa, sono prodotti effettivamente non professionali ma, sicuramente, in grado di determinare un ottimo deterrente per la maggior parte dei tentativi di effrazione rispetto ai quali, quasi sempre determinano la rinuncia da parte dei malintenzionati, fosse altro perché una sirena che urla ha buone possibilità di richiamare l’attenzione di qualcuno.
Altro aspetto di fondamentale importanza da considerare è rappresentato dalla loro semplicità di installazione (che oseremmo definire intuitiva) la quale consente ai più un montaggio rapido ed efficace, affiancato da servizi in linea molto avanzati da parte di fornitori seri ed affidabili.
Nella realizzazione di un buon impianto di allarme casa (o ufficio), bisognerà pertanto avanzare per gradi, procedendo attraverso una preliminare analisi, delle aree da proteggere in modo da individuarne le criticità, gli accessi più vulnerabili e le possibili contromisure da realizzare attraverso le tecnologie avanzatissime che il mercato di riferimento oggi ci propone.
Partendo quindi dalla semplice piantina di casa, piuttosto che la planimetria dell’ufficio, molto spesso si arriva a soluzioni piuttosto ragionate che, (a meno di abnormi patrimoni da tutelare quali opere d’arte o simili) rendono molto spesso conveniente l’adozione di un ottimo impianto di allarme casa, nella stragrande maggioranza dei casi composto da:
- Una centrale di allarme, da cui partono i collegamenti wireless o cablati alle diverse unità collegate, consentendo la parzializzazione dell’impianto, l’utilizzo della funzione panico, il collegamento dei telecomandi e del combinatore telefonico gsm che ci informi di eventuali tentativi di effrazione;
- Da questa in modalità filare o wireless partono le connessioni con le varie sentinelle (sensori) di vario tipo collocate in tutta la casa e/o eventuali telecamere di videosorveglianza.
- Un adeguato numero di sensori (esterni ed interni) che connessi alla centrale di allarme
Permettano di contrastare ogni tentativo di effrazione.
E’ evidente che i sensori esterni si differenziano da quelli interni sia per la necessità di resistere a fattori atmosferici che di mimetizzazione ambientale che ne ritardino l’individuazione.
I sensori interni, più protetti, hanno la funzione di tutelare i varchi, segnalando alla centralina di allarme eventuali tentativi. La loro manutenzione, è bene ricordarlo, è di fondamentale importanza per scongiurare fastidiosi falsi allarmi.
Anche in questo caso, ci piace sottolineare come la tecnologia abbia fatto passi da gigante.
Non tutti ad esempio sanno che esistono sensori ad infrarossi (emettono un fascio di raggi che, se interrotto determina l’invio di un segnale in centrale facendo scattare l’allarme) capaci di distinguere se sta passando una persona con conseguente innesco o il cane di casa, puntualmente ignorato in quanto “riconosciuto” quale membro della famiglia.
In questo settore, dopo un’adeguata full immersion tecnologica impareremo a riconoscere le varie tecnologie dei sensori, attagliandone le caratteristiche al tipo di impianto che si intende realizzare, per avere il miglior antifurto casa possibile.
Premesso quindi che la qualità sostenibile esiste, il nostro invito è sempre quello di crearsi un minimo di competenza rispetto alle tecnologie disponibili attraverso il web, valutando attentamente la serietà dei fornitori di riferimento (quelli maggiormente affidabili) al fine di poter realizzare consapevolmente un buon progetto di allarme casa.